L’intervento di consolidamento e restauro della Chiesa S.S. Annunziata è di competenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che ne ha seguito le fasi progettuali, il finanziamento e l’esecuzione.
L’intervento è attualmente in fase di realizzazione.
La Chiesa S.S. Annunziata è sita nella propaggine Nord del piccolo Comune di Valle Castellana.
La sua costruzione, molto probabilmente, risale all’XI secolo ad opera dei Benedettini. Si presenta con copertura a capanna da cui svetta un piccolo campanile a vela e facciata semplice appena ingentilita da un finestrone rotondo ed è costruita nella maggior parte in arenaria quarzosa e ha qualche tratto in travertino o tufo calcareo.
La Chiesa S.S. Annunziata è stata fortemente danneggiata dal sisma del 06/04/2009 che ne ha determinato l’inagibilità e presenta un quadro fessurativo molto complesso in cui sono individuabili tutti i principali meccanismi di collasso delle murature, ed in particolare:
RIBALTAMENTO DELLA FACCIATA
Ribaltamento globale della facciata Ovest con formazione di cerniera al piede nell’ipotesi di buon ammortamento tra la facciata e le pareti laterali.
Indicatori di vulnerabilità:
MECCANISMI NELLA SOMMITÀ DELLA FACCIATA
Ribaltamento del timpano e formazione di cerniera cilindrica in prossimità della base del timpano.
Indicatori di vulnerabilità:
RIBALTAMENTO DELLA PARETE LATERALE COLLEGATA AL MURO DI SPINA
Ribaltamento della parete Nord collegata al muro di spina con formazione di cerniera al piede.
Indicatori di vulnerabilità:
La fase progettuale, alla luce della complessità dell’intervento e della valenza storico-artistica dell’edificio, è stata, necessariamente preceduta da una fase di analisi volta ad approfondire il livello di conoscenza della struttura. Sono state, quindi, effettuate indagini sia sui terreni per la caratterizzazione dei suoli e sia sulle strutture. In questo ultimo caso, si è ritenuto opportuno non effettuare prove distruttive o semi-distruttive ma si è ritenuto sufficiente effettuare ispezioni dirette debolmente distruttive.
Tra queste mi sembra opportuno segnalare le indagini termografiche con telecamera sensibile all’infrarosso effettuate con la collaborazione dell’Arch. Silvia Gialluca e del Geom. Gabriele Tomassetti. Tali indagini hanno consentito di determinare la presenza o meno di diatoni trasversali e di vuoti nelle murature, la natura delle malte ed il loro stato di conservazione e la qualità dei collegamenti.
Dall’analisi del quadro fessurativo complessivo e dalla valutazione qualitativa dell’edificio sono, quindi, emerse le seguenti criticità principali:
Le scelte progettuali sono state, quindi, effettuate con lo scopo di eliminare o, laddove non è stato possibile, limitare le criticità emerse e sono stati individuati interventi specifici volti a: