GSE: le rinnovabili italiane coprono il 17,3% dei consumi
Il GSE ha pubblicato le stime preliminari sull’impiego delle fonti rinnovabili dell’energia (FER) per l’anno 2015. Come lo stesso GSE sottolinea si tratta comunque di stime preliminari al 31 dicembre 2015 basate sulle fonti informative interne ed esterne al GSE sull’analisi dei trend recenti e sui parametri climatici.
Da quanto si evince dalle stime le rinnovabili italiane continuano a crescere ma ad un ritmo molto inferiore rispetto agli anni d’oro del settore.
Nel 2015 il GSE stima una copertura da FER dei consumi finali lordi di circa il 17,3%.
Ricordiamo che la Direttiva 2009/28/CE aveva fissato, per ogni Stato Membro dell’UE, obiettivi vincolanti di sviluppo delle FER al 2020 espressi in termini di quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili.
L’obiettivo assegnato all’Italia per il 2020 è del 17 %.
L’asticella fissata dall’UE è stata, quindi, raggiunta e superata, ma se si guarda il ritmo di crescita si può notare come già nel 2014 il target era stato raggiunto (17,1 %), pertanto nell’anno successivo si è avuto un incremento di appena lo 0,2 %.
Andamento dei consumi
Tuttavia come sottolinea il GSE “l’incremento degli impieghi di FER, valutato in circa 900 ktep sarebbe dunque proporzionalmente superiore a quello dei consumi finali lordi complessivi (+3,6 Mtep)”. Questo significa che i consumi finali lordi sono aumentanti di circa il 3 % (118,60 Mtep nel 2014 e 122,21 Mtep nel 2015) mentre i consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili sono aumentati di circa il 4 % (20,25 Mtep nel 2014 e 21,14 Mtep nel 2015)
Se analizziamo, adesso, le stime fornite in relazione alla potenza efficiente lorda installata e la produzione lorda scopriamo che si ha un incremento della potenza installata di circa 1.000 MW (50.595 MW nel 2014 e 51.479 nel 2015) a fronte, tuttavia, di una riduzione della produzione complessiva di circa 14.000 GWh (120.679 GWh nel 2014 e 106.686 nel 2015).
La giustificazione di tale incongruenza ce la da lo stesso GSE che sottolinea come
la contrazione stimata è associata alla produzione idroelettrica: non tanto perché il 2015 sia stato un anno particolarmente negativo (secondo le stime preliminari sarebbe pari a 43.902 GWh, sufficientemente in linea con il valore medio della produzione idraulica degli ultimi 15 anni), quanto perché nel 2014 le condizioni climatiche furono estremamente favorevoli e la produzione raggiunse un livello mai toccato in anni recenti