Muffe e condense: cause e rimedi

Osservando le pareti della vostra casa, specialmente in stanze come il bagno o la cucina, potreste aver notato nel tempo la formazione di antiestetiche macchie scure, dall’origine spesso ignota. Potrebbe essere semplice condensa, ma nei casi più gravi il muro potrebbe ospitare delle muffe, con possibili complicazioni di salute per gli abitanti di casa. Prima di correre al pronto soccorso, però, cerchiamo di capire la differenza tra i due fenomeni e come noi, nella vita di tutti i giorni, possiamo aiutare la nostra casa a mantenersi in salute.




I due fenomeni indicano in entrambi i casi un problema alla parete, momentaneo nel primo caso (condensa), più preoccupante nel secondo (muffa). La formazione di muffa e condensa, benché spesso correlate, in realtà possono anche essere indipendenti e quindi è bene conoscere nello specifico i due eventi per poter correre ai ripari prima che sia tardi.

Muffa e condensa di cosa si tratta

Partiamo dal fenomeno più frequente: la condensa. Per condensa si intende la formazione di gocce d’acqua, presenti nell’aria sotto forma di vapore (o umidità nel nostro caso), sul muro (o soffitto) quando questo raggiunge il punto di rugiada, ossia la temperatura perché questa si formi. Un esempio di condensa? Quella che osserviamo sullo specchio dopo aver fatto una doccia calda. Normalmente, per evitare che l’eccessivo accumulo di condensa porti alla formazione di muffe, basta arieggiare bene la stanza interessata al fenomeno, in maniera tale da far evaporare l’acqua in eccesso (e quella involontariamente assorbita dal muro).

Per capire il fenomeno della formazione di condensa è necessario conoscere due concetti fondamentali nella struttura: l’umidità di saturazione e l’umidità relativa.

Ne avevamo parlato in questo articolo.

Se, però, questo non è possibile, allora si possono formare delle muffe, vere colonie di spore che si annidano all’interno del muro, più difficili da debellare e dalla possibile tossicità. A volte è possibile che si formi la muffa sulle pareti anche in assenza di condensa: è questo il caso ad esempio di quella che si forma nelle cantine e nei seminterrati, dove si crea un ambiente umido (essendo il muro a contatto con il terreno) e poco soleggiato.

Danni e rimedi

Essendo un fenomeno in genere transitorio, la condensa non fa danni troppo preoccupanti (se non alla lunga macchie scure sui muri o distacco della carta da parati ad esempio): il rischio maggiore è che, se ignorata, possa portare alla formazione di muffe.

In questo caso, infatti, abbiamo i problemi più gravi: dalla Sindrome da Edificio Malato (o SBS o Sick Building Syndrome in inglese), oggetto di allerta costante da parte delle autorità sanitarie competenti, nei casi più gravi; alla distruzione di abiti, libri e arredamenti, nei casi più lievi.

La SBS insorge quando il problema è a un livello tale che l’edificio nel quale ci troviamo ad abitare o lavorare è diventato un ambiente insalubre a causa della grande concentrazione di muffe che, dopo aver attaccato le mura, rilasciano le spore in aria. Respirandole, gli abitanti dell’edificio possono mostrare sintomi quali stanchezza cronica, problemi respiratori (tipo asma), irritazioni e predisposizioni alle infezioni.

Se cercate una soluzione definitiva alla muffa, evitate i metodi fai da te, spesso più dannosi che altro: il rischio è quello di rendere ancora più volatili le spore, facendole depositare in luoghi magari non ancora intaccati, o di usare prodotti che, ricchi di veleni per eliminare perennemente le muffe, possono venir assorbiti per lungo tempo dal muro e respirati di conseguenza dagli abitanti dell’edificio.

Il sistema Murprotec, tra i rimedi alla muffa sui muri, risulta tra i più efficaci proprio perché, prima di agire con prodotti potenzialmente dannosi o inopportuni, studia a fondo la situazione della parete e dell’edificio (compresa la composizione chimica), prelevando campioni da far analizzare nei propri laboratori prima di procedere. Ovviamente la soluzione è differente se il problema della muffa o della condensa è causato da un danno strutturale o da un errato stile di vita di chi vi abita.

Fortunatamente, però, prima di arrivare a questi rimedi estremi, basta solo seguire poche e semplici regole che potranno aiutare tanto voi quanto la vostra casa a mantenersi in salute: favorire un corretto ricambio d’aria anche in inverno (l’ideale sarebbe almeno la metà del volume contenuto negli ambienti di casa); tenere sotto controllo l’umidità; conoscere il grado di traspirazione delle superfici interne (non tutti i materiali assorbono l’acqua o l’umidità nella stessa maniera).